lunedì 4 ottobre 2010

Lettera di congedo del professor Gregorio Siracusa

Riporto su questo blog la lettera del professor Gregorio Siracusa docente di moltissimi corsi tra quale il nostro Biomorfologia Umana 1.

Al professore va tutta la mia stima personale

Magnifico Rettore, Amplissimo Preside, caro Direttore, care colleghe e colleghi del Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare,
essendo uno degli ultimi quattro founding fathers della Facoltà ancora in servizio, mi permetto di informarvi di avere ieri consegnato in Amministrazione la mia "richiesta di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età" [ouch!], dal 1° novembre.
Mi ha spinto ad anticipare questa richiesta un sentimento di frustrante insoddisfazione, che nasce dalle difficoltà - mai prima d'ora così paralizzanti - che l'istituzione universitaria sta attraversando, spinta verso l'asfissia da miopi provvedimenti legislativi. Quanti corsi universitari dovranno essere chiusi, quanti progetti di ricerca resteranno incompiuti per il sostanziale divieto di sostituire i tanti docenti/ricercatori che in un breve volgere di anni per ragioni anagrafiche stanno lasciando l'Università? Un altro esempio delle origini della frustrazione che mi dà pena. La nostra Amministrazione, per la stretta finanziaria a cui il governo ha assoggettato l'Università, non sembra più in grado di contribuire in modo adeguato al finanziamento della Biblioteca biomedica, né a quello dello Stabulario, come aveva sempre fatto. Io mi sono faticosamente occupato dello Stabulario fin dal primo giorno in cui ho messo piede nell'edificio della Romanina ancora in costruzione, perché esso costituisce un essenziale strumento di ricerca per molti di noi, ma non credo che riusciremo a mantenerlo in funzione con i soli finanziamenti per la ricerca che faticosamente riusciamo ad ottenere.
Ho rinunciato ad usufruire della facoltà che mi era stata concessa di rimanere in servizio di ruolo per altri due anni perché non voglio assistere dall'interno ad un periodo così buio per l'Università, a cui ho dato con ogni onestà tutto quello che potevo dare. Forse per l'impegno che "nella stagion più tarda" ho profuso soprattutto in campo didattico, credo che quello che più mi mancherà domani sarà soprattutto il colloquio con le mie studentesse e i miei studenti, in aula e in laboratorio, oltre che, naturalmente, il quotidiano e vivificante colloquio con colleghe e colleghi.
Io scendo. Un augurio sincero di buon proseguimento a chi è abbastanza giovane da voler continuare a combattere questa impari lotta contro chi non comprende che il futuro di una nazione nasce da ricerca e innovazione.
Un abbraccio,
Gregorio Siracusa

2 commenti:

Antonio Pallotti ha detto...

Dobbiamo raccogliere l’eredità che Siracusa ci ha lasciato in un corso da 5 crediti: la sua chiarezza di esposizione e padronanza di linguaggio, la sua fondamentale presenza e disponibilità(io a fine lezione andavo sempre a rompergli le scatole per dubbi spontanei), la sua produzione scientifica, la sua capacità di trasmettere passione per la scienza devono rimanere con noi per una nostra crescita umana e culturale, la sua figura di insengante deve esser un principio ispiratore per tutti noi. Anche se non potrà leggermi io dico: Ciao professore e grazie per quello che ci hai dato e trasmesso!

Anonimo ha detto...

A me non ha trasmesso niente, uno dei peggiori professori che abbia mai conosciuto.